Cellule staminali adulte

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Le cellule staminali adulte, conosciute anche come cellule staminali tessuto-specifiche sono presenti in adulti, bambini, neonati e feti in via di sviluppo. La loro funzione principale è quella di mantenere e, periodicamente, riparare i tessuti in cui si trovano. Le cellule staminali adulte sono rare e difficili da individuare, ma finora i ricercatori le hanno trovate in diverse parti del corpo, compreso il cervello, il midollo osseo, sangue, i vasi sanguigni, muscoli scheletrici, pelle e fegato. Queste cellule sono più specializzate delle cellule staminali embrionali e quindi si possono differenziare in cellule legate al rispettivo tessuto. Tuttavia, recentemente gli scienziati hanno scoperto che alcune cellule staminali adulte possono essere in grado di trasformarsi in diversi tipi di cellule, un processo noto come transdifferenziazione: per esempio, le cellule del midollo osseo possono contribuire alla rigenerazione del fegato, cuore o altri organi danneggiati. Ci sono diversi tipi di cellule staminali adulte; i più noti sono quelle emopoietiche, mesenchimali e del cordone ombelicale. 


cellule staminali emopoietiche

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Le cellule staminali emopoietiche sono cellule staminali multipotenti presenti nel midollo osseo.
Esse si differenziano, passando per più stadi, nei diversi tipi di cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) che servono per il ricambio giornaliero di sangue e per combattere le infezioni.
A differenza degli altri tipi di cellule staminali, sono facili da ottenere in quanto possono essere sia aspirate direttamente dal midollo osseo o stimolate a muoversi nel flusso sanguigno periferico, dove possono essere facilmente raccolte.
Nonostante siano in numero piuttosto ridotto, possiedono un'enorme attività riproduttiva e quindi sono in grado di replicarsi mantenendo il loro numero invariato durante tutta la vita.

 

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Nell'embrione umano le cellule staminali emopoietiche compaiono per la prima volta nel sacco vitellino e a mano a mano che lo sviluppo procede, migrano nel fegato. E' in questo organo che, durante la vita fetale, vengono prodotte le cellule del sangue, mentre poco dopo la nascita l'ematopoiesi diviene compito esclusivo del midollo osseo.
Le cellule staminali emopoietiche sono state studiate e utilizzate per decenni per curare le malattie come la leucemia, linfomi, malattie ereditarie del sangue e per sostituire le cellule distrutte dalla chemioterapia.



CEllule staminali mesenchimali

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Queste cellule, che si trovano anch'esse nel midollo osseo, possono essere indotte a formare una grande varietà di cellule in laboratorio, comprese le cellule adipose, cartilagine, ossa, tendini e legamenti, le cellule muscolari, cellule della pelle e persino le cellule nervose. Un piccolo campione di midollo osseo contenente cellule staminali mesenchimali può essere espanso con l'uso di fattori di crescita in laboratorio fino a raggiungere un numero clinicamente rilevante che può essere utilizzato per riparare vari tessuti danneggiati. Le cellule possono essere mantenute in coltura per lunghi periodi di tempo, senza perdere la loro capacità di differenziarsi. Inoltre possono essere congelate per garantirne la conservazione e quando veranno scongelate la loro funzione rimarrà la stessa.

 

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Da recenti studi ed esperimenti condotti su animali si è riscontrato un effetto positivo della cura presupponendo un futuro utilizzo anche sul corpo umano.
Questa tecnica sarebbe estremamente conveniente poichè permetterebbe di estrarre le cellule mesenchimali da un piccolo campione di midollo osseo dal paziente, espanderle in coltura e restituirle allo stesso paziente. Ciò permetterebbe di evitare i problemi associati al rigetto immunitario dovuti all'introduzione di cellule derivanti da un altro individuo.


CEllule staminali del cordone ombelicale

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Dalla vena ombelicale, al momento del parto, è possibile compiere un prelievo di sangue contenente un grande numero di cellule emopoietiche.
Queste cellule vengono usate soprattutto  per curare il morbo di Gunther, la sindrome di Hurler, la leucemia linfocitica acuta e molte altre patologie che interessano in particolare i bambini.
Ci sono due tipi di terapie attuabili: il trapianto da donatore estraneo viene chiamato allogenico, mentre quello in cui le cellule sono ricavate dallo stesso paziente viene detto autologo.
Purtroppo in Italia è possibile la conservazione solamente se il neonato o una persona del suo nucleo familiare riscontri problemi risolvibili mediante il trapianto; nel caso in cui si voglia conservare il sangue ombelicale per uso personale lo Stato italiano concede il trasferimento dello stesso all'estero, in laboratori privati.
Una delle banche di celllule staminali più vicine si trova nella Repubblica di San Marino: qui il sangue viene conservato per una trentina d'anni e possono essere usate se il paziente manifesta gravi malattie durante l'infanzia.
Un' altra banca che conserva questo tipo di cellule staminali si trova a Bologna.