Cellule staminali amniotiche

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Anche il liquido amniotico che circonda il feto durante la gravidanza è ricco di cellule staminali. Si tratta di cellule staminali molto simili biologicamente a quelle ricavate dal cordone ombelicale, sono cosiddette pluripotenti e sono tra le cellule staminali più giovani e qualitative.
 Le cellule staminali amniotiche possono essere ricavate dal campione residuo prelevato per l’amniocentesi (test prenatale che consiste nel prelievo di liquido amniotico), sono potenzialmente utilissime in medicina rigenerativa poiché si isolano facilmente, si moltiplicano in fretta raddoppiando in 36 ore e sembrano versatili come quelle dell'embrione. Sono quindi in grado di differenziarsi in tessuti nervosi, cartilaginei, ossa, tessuti emopoietici ed adiposi. 

Le cellule staminali da liquido amniotico oltre ad essere di facile reperibilità hanno vantaggi aggiuntivi: non hanno alcuna implicazione etica in quanto l'embrione non è assolutamente coinvolto, vi è un'elevata compatibilità tra il donatore ed i suoi parenti più stretti e non producono tumori, quindi non sono pericolose.


banche di conservazione

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É possibile conservare questo tipo di cellule in apposite strutture che offrono a pagamento un servizio di crioconservazione. Essa consiste nel congelamento delle cellule a una temperatura di -196°C all'interno di contenitori all'azoto liquido. A questa temperatura le cellule si conservano e sospendono il naturale processo di invecchiamento, consentendo un completo recupero delle funzionalità all'occorrenza.
La prima banca per la conservazione delle cellule staminali amniotiche è nata in Italia nel 2008 in Lombardia.