STORIA DELLE STAMINALI

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Ernest McCulloch e James Edgar Till

Nel 1960 Joseph Altman e Gopal Das presentano prove di neurogenesi adulta e di attività da parte di cellule staminali nel cervello; ciò contraddice la credenza comune che escludeva la possibilità di formazione di nuovi neuroni.

Tre anni dopo McCulloch e Till illustrano la presenza di cellule staminali autorinnovanti nel midollo osseo di topo. Questo porta poi nel 1968 al trattamento della SCID mediante il trapianto di midollo osseo tra due fratelli. Anche in Italia,in particolare al San Raffaele di Milano, sono stati curati con successo bambini presentanti sintomi di questa malattia.

In seguito, nel 1978, vengono scoperte le cellule staminali emopoietiche nel cordone ombelicale umano.
Nel 1981 il britannico Martin Evans, recente Premio Nobel per la Medicina, identifica le cellule staminali embrionali e
nel 1991 Irving Weissman studia approfonditamente le cellule staminali nel midollo osseo, scoprendo che si possono differenziare in tutti i tipi di cellule sanguigne.
Purtroppo nel 1995 Bill Clinton firma una legge che taglia i fondi federali per la ricerca sulle cellule staminali ottenute con la distruzione dell'embrione.

 

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Martin Evans, premio Nobel
per la medicina 2007
Dal 1997, con la clonazione della pecora Dolly, si capisce che il nucleo di cellule mature può essere riattivato per creare un nuovo organismo, se inserito in un ovulo e fecondato; inoltre si dimostra che la leucemia ha origine da cellule staminali ematopoietiche: è la prima prova diretta dell'esistenza di un nesso tra cellule staminali e cancro.

L'anno seguente James Thomson e i suoi collaboratori derivano la prima linea di cellule staminali embrionali presso l'Università del Wisconsin-Madison. In seguito, nel 2003, Songtao Shi scopre una nuova fonte di cellule staminali adulte nei denti da latte dei bambini.

George W. Bush, come il suo predecessore, si dimostra contrario alla ricerca su cellule staminali ottenute anche a prezzo della distruzione dell'embrione. Questo lo esprime firmando il veto su una legge riguardo i fondi federali per la ricerca in questi campi nel 2006.


 

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Barack Obama firma l'ordinanza esecutiva sulle cellule staminali
Nel 2007 un gruppo di scienziati, comprendente l'italiano Paolo De Coppi, annuncia di aver scoperto cellule staminali nel liquido amniotico mentre nel giugno dello stesso anno vengono anche riprogrammati fibroblasti di topi adulti e fatti diventare staminali pluripotenti, simili alle embrionali (iPS). Questa scoperta viene pubblicata nell'aprile del 2008 sulla rivista scientifica Pnas (Proceedings of the national academy of science), nella quale si asserisce di poter curare i topi dal morbo di Parkinson.
Ed è proprio in Italia, più precisamente in Lombardia, che nasce la prima banca al mondo per la conservazione delle cellule staminali del liquido amniotico.

Finalmente nel 9 marzo 2009  il presidente americano Barack Obama, in contrasto con la linea politica condotta da Bush, concede i finanziamenti pubblici alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.

 

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Copertina della rivista Nature
Oltre all'America, una delle ultime frontiere di questo studio è il Giappone, dove si è riuscito a creare un occhio di topo in provetta.
Questo affascinante progetto, pubblicato sulla rivista Nature, apre grandi prospettive anche per il trapianto di retina umano, seppure non in tempi brevi.
Nel nostro paese le ricerche sulle staminali sono scoraggiate sia a causa dei pochi finanziamenti statali sia per via delle leggi contrarie. In particolare è vietato l'uso e la ricerca sulle staminali embrionali. Questo è dovuto anche in parte alla ferrea morale della Curia Romana, contraria a questi studi.

SULLA LINEA DEL TEMPO..

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